Ercole amante

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Maggio 2026 Next
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Durata: 3h15 con 1 intervallo

Lingua: Italiano

Soprattitoli: Francese / Inglese

 

Programma:
Prima parte: 95 min
Intervallo: 25 min
Seconda parte: 75 min
Fine

 

Otto anni dopo il successo di Les Indes galantes, il direttore d’orchestra Leonardo García Alarcón torna all’Opéra di Parigi con un gioiello: una partitura di Antonia Bembo, compositrice del XVIII secolo la cui vita travagliata sembra un romanzo.

Fuggendo da un marito violento, questa veneziana trovò rifugio alla corte di Luigi XIV, dove ottenne la protezione del re. Fu in Francia che sviluppò uno stile personale, a cavallo tra la cultura italiana e quella francese, prima di comporre la sua opera Ercole amante nel 1707, basata sul libretto precedentemente utilizzato dal suo maestro Francesco Cavalli.

Mai rappresentata prima d’ora, questa versione di Ercole innamorato, caratterizzata da un’originalità armonica e una straordinaria virtuosità vocale, fa ora il suo debutto nel repertorio dell’Opéra di Parigi.

Netia Jones esplora quest’opera barocca, ricca di divinità ed elementi soprannaturali, e ne rivela la modernità: quella di un uomo potente ma in declino, incapace di accettare il rifiuto di una donna.

 

Trama

Prologo

Un coro di fiumi si riunisce per celebrare le nozze di Luigi XIV e Maria Teresa d'Asburgo, guidati da Cinzia, personificazione della Luna. Cinzia, per allietare il pubblico, inizia a raccontare le vicende di Ercole e del suo matrimonio con la Bellezza, antesignano delle nozze tra il Re Sole e l'Infanta di Spagna (Oh Gallia fortunata).

 

Atto 1

Ercole, nonostante sia sposato con Deianira, è innamorato di Iole, figlia del re Eutyro, quest'ultimo caduto vittima di Ercole di fronte al suo rifiuto di concedergli la figlia. La fanciulla, prigioniera in casa dell'eroe, odia l'assassino del padre e rifiuta le sue dichiarazioni d'amore, facendo struggere nel tormento Ercole che si lamenta della crudeltà dell'amore (Come si beffa Amore). I suoi lamenti vengono interrotti da Venere, la quale, sentitasi ingiustamente accusata, decide di aiutare Ercole nella conquista di Iole.
La conversazione tra Venere ed Ercole è udita da Giunone: la dea, già da tempo nemica dell'eroe, ribolle di rabbia, in quanto protettrice del matrimonio, ed è intenzionata a salvaguardare l'unione tra Ercole e Deianira, e si prepara ad andare alla grotta del dio del Sonno, per chiedergli aiuto.

 

Atto 2

Ad insaputa di Ercole, Iole si è innamorata del di lui figlio Hyllo, ed ha trovato nel suo amore consolazione per la morte del padre (Amor ardor più rari). Un paggio di Ercole interrompe il colloquio tra i due, e invita Iole a raggiungere il padrone nel giardino: questa notizia turba sia la ragazza, sia Hyllo, sia Deianira, che sospetta già da tempo dell'infedeltà del marito, invano consolata dal confidente Licco.

 

Atto 3

Nel giardino del palazzo di Ercole, Venere ha creato per magia una sedia che farà cambiare i sentimenti di odio che Iole prova per Ercole in amore. Ercole attende l'arrivo della ragazza, annunciato dal paggio, dal quale, tuttavia, viene a sapere che stava in un colloquio intimo con Hyllo.
Iole arriva, e mantiene sempre il suo tono sdegnoso verso l'assassino del padre, fino a quando non sente i suoi sentimenti mutare una volta seduta sulla sedia incantata: udendo l'amata chiamare "amore" Ercole, Hyllo si svela, rinfacciandole l'infedeltà; Ercole, furibondo, caccia via il figlio. Interviene allora Giunone, che con l'aiuto del Sonno fa addormentare Ercole e risveglia Iole dall'incantesimo della sedia incantata: la dea, inoltre, dà una spada incantata alla ragazza con cui vendicare l'assassinio del padre, e sparisce. Hyllo rientra ancora a sventare il tentato omicidio e disarma Iole, ma Ercole viene risvegliato in quel momento da Mercurio, inviato da Venere in suo aiuto, e vedendo l'arma in mano al ragazzo decide di punirlo per il tentato omicidio. Deianira accorre invano in soccorso del figlio, riuscendo solo a scatenare l'ira di Ercole anche contro di lei: solo Iole riesce ad intercedere per i due presso l'eroe, acconsentendo alle sue nozze a patto che la vita di entrambi sia risparmiata. Ercole scaccia dalla reggia Deianira e fa imprigionare Hyllo in una torre costruita su un promontorio che dà sul mare (Figlio tu prigioniero?).

 

 

Atto 4

Hyllo, prigioniero, riceve dal paggio, arrivato in barca, una lettera di Iole nel quale lo informa delle nozze con il padre e lo prega di perdonarla per aver ceduto (Ahi che pena è gelosia). Hyllo, disperato, rimanda il paggio indietro, che tuttavia sprofonda nel mare in tempesta, e, per cercare la morte, si tuffa dalla torre nei flutti. Giunone interviene ed avvisa Nettuno, che salva il ragazzo dalla morte in acqua e lo consegna alla divinità.
Mentre Deianira si lamenta per l'esilio (Ed a che peggio i fati ahi mi serbaro?), Iole piange sulla tomba del padre: improvvisamente il sepolcro si apre e compare l'ombra di Euryto, ancora furibonda perché il suo assassinio è ancora invendicato. La notizia della morte di Hyllo in mare, recata da Deianira stessa che ha assistito alla scena, getta nella disperazione Iole: Euryto ritorna nell'oltretomba per muovere a vendetta contro Ercole i fantasmi delle sue vittime.
Di fronte alla disperazione delle due donne, Licco suggerisce a Deianira di far indossare ad Ercole la veste che aveva intriso nel sangue del centauro Nesso, che avrebbe il potere di far tornare nell'eroe l'antico amore per la moglie (Una stilla di spene).

 

Atto 5

Mentre nell'oltretomba Eutyro chiama a sé le ombre delle vittime di Ercole, in terra si preparano le nozze tra l'eroe ed Iole. La fanciulla, su consiglio di Licco, porge ad Ercole la veste intrisa del sangue del centauro, ma una volta indossata l'eroe inizia a gemere, sentendosi strappare e bruciarsi le carni. Sconvolto dal dolore, Ercole decide di costruire una pira funebre dove morire, in modo che il suo dolore sia nascosto al mondo (Ma qual pungente arsura).
Sconvolti per la morte di Ercole, Deianira, Iole e Licco assistono al ritorno di Hyllo, che racconta loro di essersi salvato grazie all'intercessione di Giunone: appare la dea, che annuncia l'ascensione di Ercole al cielo, e le nozze tra lui e la Bellezza, che saranno celebrate in terra con quelle di Hyllo e Iole (Contro due cor ch'avvampano).

Programma e cast

Opera in cinque atti (1707)

 

Team creativo
Antonia Bembo: Musica (ca. 1643–ca. 1715)
Francesco Buti: Libretto
Leonardo García-Alarcón: Direttore d'orchestra
Netia Jones: Regia, scenografia, costumi, video
Fabiana Piccioli: Design luci
Maud Le Pladec: Coreografia
Fábian Schofrin: Drammaturgia
Thibaut Lenaerts: Maestro del coro

 

Cast
Andreas Wolf: Ercole
Julie Fuchs: Giunone
Ana Vieira Leite: Iole
Deepa Johnny: Dejanira
Marcel Beekman: Licco
Alasdair Kent: Hyllo
Sandrine Piau: Venere, Bellezza
Théo Imart: Paggio
Teona Todua: Pasithea
Alex Rosen: Nettuno, L'Ombra di Eutyro

Orchestra Cappella Mediterranea
Coro da camera di Namur

Teatro dell`Opera Bastille Parigi

RM Europa Ticket GmbH è un rivenditore di biglietti ufficialmente accreditato dell'Opera National de Paris.

 

Numero dell'agenzia: 4848428

 

Opéra Bastille


Un grande teatro moderno
L'Opéra Bastille è il lavoro del canadese uruguaiano architetto Carlos Ott, che è stato scelto nel novembre 1983, dopo un concorso internazionale che ha attirato le voci da circa 1.700 architetti. Il teatro fu inaugurato il 13 luglio 1989.
La sua architettura è caratterizzata da facciate trasparenti e con l'uso di materiali identici per entrambi gli interni e gli esterni.
Con i suoi 2.700 posti a sedere acusticamente coerenti, le sue strutture, la sua unica scena paesaggio integrato, workshop costume e accessori, così come le sue numerose aree di lavoro e le sale prove, l'Opera Bastille è un grande teatro moderno.

Fase strutture

Buca dell'orchestra, mobile e regolabile, può essere coperto; al suo più grande può ospitare 130 musicisti
Lo stadio principale, 45 m di altezza, 30 m di larghezza, 25 m di profondità, costituito da 9 ascensori che permettono diversi livelli di essere creato e supportato da tre ascensori principali, che portano scenario dal basso stadio
Zone di compensazione, 4 aree di stoccaggio con le stesse dimensioni del palcoscenico
Dietro le quinte zona, con i suoi giradischi paesaggio
Area di circolazione, scenario memorizzati temporaneamente tra la fase, workshop e stage prove
Prova fase, la Gounod Salle, con la sua buca dell'orchestra e dimensioni identiche a quelle del palco principale


L'edificio

Area a livello del suolo: 22.000 m²
Superficie: 160.000 m²
Altezza totale: 80 m (di cui 30 m sotto il livello della strada)


Le sale
L'auditorium principale

Superficie: 1.200 m², 5% del totale per la costruzione
Dimensioni: 20 m di altezza, 32 m di profondità, 40 m di larghezza
Numero di posti: 2703
Materiali: granito blu dal Lannelin in Bretagna, pero dalla Cina, soffitto di vetro


L'anfiteatro

Superficie: 700 m²
Profondità: 21,4 m
Numero di posti: 450
Materiali: bianco breccia di marmo di Verona, soffitto personale


Lo Studio

Superficie: 280 m²
Profondità: 19,5 m
Numero di posti: 237
Materiali: marmo bianco breccia da Verona e pero

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